Sports&Solidarity - Daniele Bartocci

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Sports&Solidarity

Reportage

-----List of some Best Sellers - Journalism (2010-2020)
GRAN GALA' CALCIO AIC - DEMA4 2019 MILANO - TOP 11 2018/2019 - MILANO 2 DICEMBRE 2019

Countdown già scattato per uno degli eventi sportivi più importanti e sentiti dell'anno. Si terrà lunedì 2 dicembre nella splendida location del Megawatt Court di Milano la nona edizione del Gran Galà del Calcio, evento organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori (Aic) in collaborazione con l’agenzia comunicazione ed eventi Dema4. Nell’occasione sarà premiata la Top 11 della serie A maschile e femminile, nonché saranno assegnati riconoscimenti speciali a coloro che si sono contraddistinti nell’ultima stagione agonistica. Inoltre, entro il 25 novembre i tifosi potranno votare online nell’apposita piattaforma Gran Galà Aic il gol più bello del 2018-2019.

Intanto venerdì 8 novembre 2019, presso la struttura del Boga Space di Milano, si è tenuta la conferenza stampa ufficiale di presentazione dell’evento Gran Galà del Calcio 2019. Durante la conferenza sono stati resi noti i dettagli della serata e la short-list dei possibili vincitori, consultabili direttamente nel portale web ufficiale dell'evento. Alla conferenza di venerdì 8 novembre sono intervenuti personaggi del calibro di Damiano Tommasi (Presidente Associazione Italiana Calciatori), Diletta Leotta (presentatrice Gran Galà Calcio Aic 2019), Demetrio Albertini e Manuela Ronchi (entrambi Ceo e Fondatore Dema 4) e Davide Oldani (chef stellato Gran Galà del Calcio Aic 2019) i quali hanno mostrato grande entusiasmo per una delle più prestigiose kermesse sportive nazionali. Come ogni anno all'evento del Gran Galà parteciperanno non solo i migliori calciatori italiani ma anche numerosi vip e showgirl.

Nella passata stagione del Gran Galà, tenutasi sempre al Megawatt Court di Milano, ci fu una folta platea di pubblico condita da un lungo serpentone di colori ed emozioni.

Di seguito i vincitori della scorsa edizione.
TOP 11 (4-3-1-2): Alisson; Cancelo, Koulibaly, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Milinkovic-Savic, Nainggolan; Dybala; Icardi, Immobile. Miglior allenatore: Massimiliano Allegri;
Miglior portiere: Alisson;
Miglior squadra: Juventus;
Miglior arbitro: Gianluca Rocchi;
Miglior giovane di Serie B: Sandro Tonali;
Gol più bello della Serie A 2017/2018: Mauro Icardi contro la Sampdoria;
Miglior calciatore in assoluto: Mauro Icardi.


PIETRO MENNEA, UN GRANDE CAMPIONE Una vita da definire leggendaria: campione olimpionico di Mosca ’80, record-man del mondo sui 200 metri piani e perfino quattro lauree, all’insegna di una mente ricca di forza, capacità e saggezza. Stiamo parlando dell’attuale docente al Parlamento Europeo Pietro Mennea, protagonista ieri sera, in piazza della Repubblica, dell’incontro denominato “I valori etici della prestazione sportiva”, promosso dalla “Fondazione Gabriele Cardinaletti Onlus”. “Non sono un predestinato, non sono nato per far registrare grandi risultati”, ha affermato Pietro Mennea davanti a circa 300 ascoltatori, tra cui il neo-sindaco del Comune di Jesi Massimo Bacci e il Presidente del Coni Ancona Fabio Luna. “Ho raggiunto i risultati che tutti conoscono lavorando sodo per 365 giorni l’anno, allenando la fatica, sconfiggendola e soffrendo fino in fondo. Mi allenavo di notte, a Pasqua, a Capodanno, a Natale e alcuni custodi non potevano più vedermi – scherza il numero uno al mondo della categoria - Un grazie particolare ai miei genitori, specialmente a mia madre, che mi hanno insegnato le cose più umili e nel contempo importanti della vita”. Sudore, umiltà, motivazioni e tanto sacrificio alla base del successo: “I campioni possono nascere ovunque, anche a Barletta, l’importante è avere gli stimoli e gli elementi giusti quali determinazione e massima fiducia in se stessi. Voglio aggiungere che la mia razza ha una rabbia e testardaggine migliori di quelle di Steve Jobs. Il famoso giornalista Gianni Brera si stupì della mia mente, definendola addirittura mesopotamica!”.
HO SEGUITO TALVOLTA ANCHE IL VOLLEY, SPINTO DALLO ZIO SANTONI ALBERTO, EX VICE-ALLENATORE DI JULIO VELASCO IN A2 DI VOLLEY CON LATTE TRE VALLI JESI MASCHILE http://www.legavolley.it/DettaglioSquadra.asp?IdSquadra=3170  
LA TRIBUNA DI TREVISO, FEBBRAIO 2010 (VOLLEY FEMMINILE SERIE A). Zoppas, sempre più dura A Jesi regala un set Brakocevic non basta JESI. Sconfitta a testa alta.Conegliano esce battuta dal parquet di Jesi, con la consapevolezza di aver messo in campo tutti gli attributi necessari per tentare il colpaccio, come testimoniato da Brakocevic al termine dell'incontro. Primo quarto a senso unico, con Jesi che mostra subito di poter contare su una certa superiorit. Bown e Calloni trascinano le jesine sul punteggio di 11-3, la Zoppas . in palese difficoltà, soffre tantissimo la battuta e commette errori evitabili sia in fase difensiva che in chiave offensiva. In pochi attimi la Monte Schiavo vola sul 18-7 e mette l'ipoteca sul set. Dopo la mini-pausa Conegliano sistema la ricezione, il temperamento sale notevolmente, i locali soffrono l'intensità ospite e si trovano sotto di tre lunghezze nella prima'tranche . (5-8). Bown e Tirozzi sbagliano, gli ospiti concretizzano il loro attacco e si portano con pervicacia sul 12-18. Una reazione incredibile della Monte Schiavo che riesce a risalire la china (19-20). Brakocevic, la migliore delle ospiti, prima sbaglia, poi mette la schiacciata del 21-23. In questo finale succede di tutto e di più.. Punti da una parte e dall'altra. Sembra regnare l'equilibrio quando un attacco sbagliato della serba Ð stanca mentalmente per i troppi palloni ricevuti, come testimoniato dall'allenatore Ð e un grave errore del duo Wilson-Sangiuliano regalano il secondo set a Jesi (28-26). Nel terzo set novit schiacciatrice per Conegliano: Lucchetta opta per Do Carmo togliendo Pavan. Un set inizialmente in equilibrio: 7-8. A smuovere il tabellino ospite ci pensa la solita e unica Brakocevic che schiaccia più. volte con convinzione (9-15). Immediata la risposta delle padrone di casa, trascinate da una Rinieri in grande spolvero. La sua leadership . fondamentale per far ritornare a galla una Monte Schiavo fin qui sottotono (12-15). E' ancora Brakocevic a martellare Jesi che poi riesce per l'ennesima e ultima volta a risorgere dalle sue «ceneri» grazie al duo Rinieri-Tirozzi, quest'ultima fin qui molto negativa ma  che risulterà  indispensabile per la vittoria jesina. La Zoppas pian piano perde terreno e si inginocchia a uno dei migliori potenziali dell'intero campionato. (Daniele Bartocci) SUPERSTAR (Spogliatoi). Jovana Brakocevic (19 punti) è stata l'ultima ad arrendersi
«Potevamo fare ben poco di fronte alle loro battute»JESI. Amara l'analisi di JovanaBrakocevic: «Non c'eravamo mentalmente nel primo set Ð dichiara la serba Ð e non . la prima volta che succede. Nel secondo e terzo set siamo migliorate tantissimo e ce la siamo giocata fino in fondo, ma
Jesi rimane una squadra molto forte e attrezzata». Sulla stessa falsariga coach Pierluigi Lucchetta: «Jesi nel corso del match ha fatto registrare battute sensazionali, una difesa efficace e un attacco altrettanto significativo. Tralasciando un disastroso primo set, dove forse eravamo troppo cariche, nel secondo e terzo set siamo saliti di livello e concentrazione». (d.b.)

SPORT E SOLIDARIETA': ANEDDOTI DI VITA E VALORI SOCIALI (e un abbraccio commosso a Gianni Mura...) - marzo 2020

L’irrinunciabilità dello sport, la comunicazione dei più importanti valori, il fenomeno della disabilità. Tematiche complesse correlate ai valori della disciplina non soltanto sportiva: l'attività agonistica vista anche come come benessere fisico, lo sport etichettato come opportunità di socializzazione, come integrazione, divertimento e realizzazione di un sogno o delle proprie aspirazioni. Al giorno d'oggi tutti possono e devono cimentarsi in varie discipline, magari le più congeniali alle patologie di cui sono affetti determinati individui. Non bastano solo buoni propositi campati in aria. Risulta fondamentale creare le condizioni ottimali per rendere accessibile a qualsiasi soggetto umano, anche il più sfortunato, l’opportunità di svago motorio. Qualsiasi individuo è giusto che abbia dei sogni nel cassetto, considerati teoricamente irrealizzabili. Anche il fenomeno Garrincha non avrebbe mai immaginato di diventare un grande giocatore. Nonostante l'etichetta ricevuta di "angelo calcistico dalle gambe storte", Garrincha ha da sempre rappresentato un simbolo del mondo dello sport e di campione dentro e fuori il panorama sportivo.
Focalizzandoci sul pianeta sportivo,  bene affermare che lo sport non produce solamente benessere fisico. Infatti, in individui con disabilità di natura mentale, è possibile favorire tramite le attività motorie lo sviluppo delle capacità intellettive e relazionali. Secondo esperti e studiosi "lo sport contribuisce senz’altro a ridurre il grado di disabilità, consentendo di prevenire danni secondari e terziari e di minimizzare il grado di svantaggio sociale, con particolare riferimento all’handicap". Insomma, tutti possono sognare, tutti possono incrementare le proprie performance sociali e non e diventare un giorno campioni. Nelle tavole rotonde legati ai temi della solidarietà e dell'associazionismo, a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare negli anni, spesso ci è capitato di ascoltare discorsi costruttivi. Ne riportiamo uno in particolare, legato proprio all'"angelo sportivo dalle gambe storte", l'ala destra del Brasile : "Uno dei più grandi miti del calcio è Manè Garrincha. Aveva delle malformazioni a una gamba, nonostante ciò è riuscito a tramutarsi in un grande dello sport. Insomma si può essere perfetti anche avendo difetti". Come dire, campioni si nasce, non si diventa.
Sempre a livello di valori e di comunicazione, altro personaggio che ha regalato perle durante il suo cammino è stato Pietro Mennea. Una vita, come Garrincha, da definire leggendaria: campione olimpionico di Mosca ’80, record-man del mondo sui 200 metri piani e perfino 4 lauree, all’insegna di una mente ricca di forza. Mennea fu protagonista a Jesi nel 2012 all’incontro denominato “I valori etici della prestazione sportiva”, promosso dalla “Fondazione Cardinaletti Onlus” a cui abbiamo partecipato. “Non sono un predestinato, non sono nato per far registrare grandi risultati”, affermò Mennea davanti ad alcuni disabili che lo ascoltavano.
“Ho raggiunto i risultati che tutti conoscono lavorando sodo per 365 giorni l’anno  allenando la fatica, sconfiggendola e soffrendo fino in fondo. Mi allenavo di notte, anche a Natale, alcuni custodi non potevano più vedermi. Un grazie ai miei genitori che mi hanno insegnato le cose più umili della vita”.  
“I campioni possono nascere ovunque, anche a Barletta, l’importante è avere gli stimoli e gli elementi giusti quali determinazione e massima fiducia in se stessi. La mia razza ha una rabbia e testardaggine migliori di quelle di Steve Jobs. Il famoso giornalista Gianni Brera si stupì della mia mente, definendola mesopotamica”.  Personaggi che non potranno mai morire, un modello universalmente valido, ricco di speranza, che riesce ad applicarsi alla perfezione anche alle persone più sfortunate di noi, a cui vogliamo tutti bene, specie in tempi di Coronavirus. A proposito di valori, vogliamo salutare oggi con commozione la figura di Gianni Mura. Un altro angelo che può volare in cielo.

VOLLEY MASCHILE - MESSERSI

IL GRIDO DEL MONSERRA: “SERIE D SOGNO CHE SI AVVERA”
Messersì Packaging in serie D: ora è ufficiale! Il Monserra del volley può festeggiare una incredibile promozione, ottenuta solamente al termine del rush interprovinciale. Un cammino ricco di soddisfazioni per una squadra di assoluta qualità, che è riuscita a tramutare il palas di Serra de’ Conti in un fortino inespugnabile o, meglio ancora, in una vera e propria bolgia. Regular season chiusa in seconda posizione, valida per il ticket “post-season”, a quota 54 punti (18 vittorie e 4 sconfitte) e ad un centimetro dalla capolista. Dopo il sorriso nello spareggio play-off contro Terra dei Castelli Agugliano, ecco il duro girone interprovinciale. Due vittorie su altrettanti match, ai danni del Montesi Pesaro e Velenosi Vini di Ascoli, e la certezza di salire nel gradino superiore con una giornata di anticipo. “Un’emozione unica e indescrivibile – grida l’opposto Leonardo Merli, uno degli artefici dello storico trionfo– E’ stata dura, specialmente se pensiamo al calo fisico fatto registrare nei mesi di marzo e aprile, nonché a quel finale amaro di regular season che ha visto sfumare la promozione diretta”. Un traguardo sicuramente meritato, come testimonia lo stesso Merli: “Una prova di forza e di orgoglio. La squadra ha infatti dimostrato di saper combattere fino in fondo, con la massima determinazione e sagacia tattica. La miglior risposta ai falsi pronostici di inizio stagione!”.

INTERVISTA A CARDINALETTI ANDREA, EX PRESIDENTE ISTITUTO CREDITO SPORTIVO Italia
Stimolare l’affermazione dello sport, specialmente rivolta a bambini e adolescenti, come educazione alla cultura sportiva, facilitare la tolleranza e la solidarietà verso gli emarginati, promuovere l’organizzazione di manifestazioni ed iniziative sportive e contribuire a rendere le persone diversamente abili più autonome, migliorando la loro qualità di vita. Sono questi alcuni dei principi chiave a cui si ispira la Fondazione Gabriele Cardinaletti, indimenticabile allenatore di alcune squadre giovanili jesine. La Fondazione ha assunto ormai un notevole spessore e fama a livello nazionale, promotrice del celebre premio “L’Amico Atletico” in cui vengono premiati ogni anno coloro che si sono contraddistinti per etica, fair play e correttezza; quei valori che sono sintetizzati nel “Codice etico dello sport” promosso dalla stessa fondazione. Per quanto concerne la nostra città, tutti gli sportivi jesini ricordano ancora con grande emozione l’evento “Jesi e il ‘900”, una carrellata sullo sport locale che ha abbracciato nel verso senso della parola numerose generazioni jesine. Lo spirito etico e sociale della Fondazione ha trovato perfetta rispondenza anche nell’evento di ieri pomeriggio, ovvero l’intitolazione della palestra Cuppari a Stè Filonzi, noto allenatore e arbitro di basket jesino; presente alla celebrazione anche il Presidente della Fondazione Andrea Cardinaletti. Intanto, intorno alle ore tredici di oggi, si svolgerà un pranzo sociale organizzato dalla fondazione e dal suo Presidente. “L’occasione dell’incontro conviviale permetterà di incontrare i soci fondatori e simpatizzanti ed esaminare il consuntivo dei primi tre anni di attività – afferma il Presidente Andrea Cardinaletti – Importante sarà delineare le linee guida per i prossimi anni e informare i soci fondatori dell’ultima assemblea. Saranno individuati importanti e autorevoli rappresentanti, in particolar modo personaggi rappresentativi della nostra città in Italia”. Coloro che dovranno essere i testimonial della città di Jesi.

ROTARY

L’irrinunciabilità dello sport e la disabilità. E’ questa la delicata tematica affrontata ieri pomeriggio, presso la sala della II Circoscrizione di via San Francesco, dal primo forum distrettuale del Rotaract, organizzato dal Club di Jesi. Due ore interamente dedicate ai valori della disciplina sportiva: lo sport come come benessere fisico, lo sport come opportunità di socializzazione, come integrazione, divertimento e realizzazione di un sogno. Oggi tutti possono e devono cimentarsi in varie discipline, magari le più congeniali alle patologie di cui sono affetti determinati individui. Non bastano solo buoni propositi campati in aria. Risulta fondamentale creare le condizioni ottimali per rendere accessibile a qualsiasi soggetto umano, anche il più sfortunato, l’opportunità di svago motorio. Ad introdurre i lavori ci ha pensato l’Assessore allo sport della Città di Jesi Ugo Coltorti: <<La disabilità sta a cuore all’amministrazione comunale. Jesi è vicina all’associazionismo e soprattutto allo sport. Insomma, non posso negare che Jesi sia una città veramente straordinaria. Noi dell’amministrazione stiamo cercando di valorizzare nella maniera migliore il concetto di turismo legato allo sport. Sport che deve essere il vero punto di forza di un progetto cittadino finalizzato al rilancio economico e commerciale… La città di Federico II deve tornare presto ad essere il punto di riferimento non solo per l’area della Vallesina. I sogni? Qualsiasi persona deve avere dei sogni nel cassetto. Io ad esempio sogno che Jesi possa ospitare presto il Giro d’Italia e le finali del campionato Primavera>>. E’ bene affermare che lo sport non produce solamente benessere fisico. Infatti, in individui con disabilità di natura mentale, è possibile favorire tramite le attività motorie lo sviluppo delle capacità intellettive e relazionali. A proposito del capitolo “Sport per i disabili” è intervenuto Massimo Vallasciani, direttore medico scientifico dell’Istituto di riabilitazione Santo Stefano di Potenza Picena dal 1999. <<Lo sport contribuisce senz’altro a ridurre il grado di disabilità – ha affermato l’esperto Vallasciani davanti alla platea di Via San Francesco -, consente di prevenire danni secondari e terziari e di minimizzare il grado di svantaggio sociale, con particolare riferimento all’handicap>>. Tutti possono sognare, tutti possono incrementare le proprie performance e diventare un giorno campioni. <<Uno dei più grandi miti del calcio è Manè Garrincha, ala destra della corazzata calcistica del Brasile pluricampione del mondo. Aveva delle malformazioni a una gamba, nonostante ciò è riuscito a tramutarsi in un grande dello sport internazionale. Questo per dire che si può essere perfetti anche avendo difetti>>. Prima del “gran-galà” con le campionesse Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali, presso il ristorante Calice di Stelle, sono intervenuti Mario Neri - amministratore del Centro Ortopedico Marchigiano s.r.l. al Pinocchio di Ancona -  che si è relazionato su “Lo sviluppo della tecnologia a favore del disabile” e Alberto Proietti Mosca - Presidente del Club Scherma Jesi– che ha evidenziato la vicinanza del Club al mondo dei disabili.

ALTRI SPORT
TENNIS

ALLA RICERCA DI NUOVI TALENTI – CARBONARI AL CENTRO DEL PROGETTO

Non sarà lo sport più amato dagli italiani, ma se si riuscisse a riscoprire una certa passione potrebbe diventare, perché no, una disciplina di spessore. Lo si legge nel pensiero di Alessandro  Carbonari, maestro Fit, dal primo luglio gestore della Scuola Tennis presso il Circolo Cittadino di Jesi.                                                  Carbonari ha iniziato a sudare già all’età di 5 anni e con il trascorrere del tempo è riuscito a perfezionare i suoi “ingranaggi tecnici”, nonché a  togliersi belle soddisfazioni nell’intero panorama nazionale come giocatore. Nei rettangoli tennistici ne ha viste di cotte e di crude, girovagando per molteplici centri sportivi marchigiani; adesso dovrà accollarsi il difficile compito di rilanciare uno sport indubbiamente interessante, ma che negli ultimi anni ha perso smalto e blasone.  <<Il Circolo Cittadino punta forte su di me. Dal mio canto, e questa sarà la mission principale, cercherò di creare il più possibile entusiasmo nella piazza jesina  e non, in modo da lanciare presto nuovi talenti del calibro di Elena Bertoia e Giovanna Fioretti, giovanissime entrate già nel ranking mondiale>>. Un emblema di quanto il Circolo Cittadino creda in questa disciplina!!! Intanto, nello stesso, si stanno svolgendo corsi promozionali e tornei amatoriali di singolare/doppio maschile e femminile, organizzati dal giovane jesino, apparso subito attivo a livello gestionale. A partire da settembre, inoltre, due settimane no-stop di corsi gratuiti , sia per adulti che per bambini. Per ulteriori informazioni, rivolgersi al maestro: 3333665041.

MTA JESI: IL SUCCESSO CONTINUA

A Jesi l’aria è sportiva per tradizione. Nella piazza del Verdicchio sono nati molti campioni, del calcio, della scherma, del nostro sport. Altri certamente ne nasceranno ed è proprio in tale ottica che opera la Magic Tennis Academy del direttore tecnico Massimiliano Albarella (Tecnico Nazionale FIT). La struttura che presenta nel suo complesso nove campi di gioco e tre diverse superfici (erba sintetica, green-set e terra), una palestra attrezzata Tecnogym, la sala massaggi, la sala per i giocatori con tanto di internet-point, il percorso vitae di 450 metri e le importanti collaborazioni con tutti i più importanti esperti di settore (medici, preparatori, psicologici, dietologi ecc…), rappresenta il risultato di diverse esperienze che accomunano tutti i personaggi di questa professionale avventura in un progetto unico e simbolico.”L’idea di fondo – ha precisato Albarella – è quella di poter insegnare il tennis e allenare ragazzi di tutti i livelli, dai principianti ai professionisti!. Ciò ha condotto, anni fa, alla creazione della nostra accademia che si propone quale centro di riferimento della regione Marche ed ha come obiettivo quello di diventarlo anche per l’Italia. Alla base della nostra filosofia si pone il lavoro che segue un sistema specifico creato da professionisti che giungono da più parti del mondo. Vogliamo con questo progetto dare una risposta concreta alle problematiche del tennis italiano”.E il successo è in crescendo: sono tantissimi i ragazzi e le ragazze davvero promettenti impegnati in questa disciplina. MTA: un sogno che può diventare realtà!




NUOTO
La Marche Nuoto è sicuramente una delle realtà più interessanti  nel panorama di Jesi e dell’intera Vallesina. L’associazione sportiva dilettantistica, capeggiata dalla Sig.ra Silvana Brocani, nasce nel lontano 1987 dalla fusione di due società sportive jesine: la Nuotatori Marchigiani e la Jesi Nuoto.                              La Marche Nuoto, sin dall’ottobre dello stesso anno, gestisce le due piscine comunali della città del Verdicchio: l’impianto di Via del Molino, intitolato a Grazia Bocchini e la mini-piscina situata all’interno dell’edificio scolastico “F.Conti”. L’attività natatoria comprendeva, inizialmente, il nuoto libero, quello agonistico e corsi per bambini e adulti; successivamente viene integrata dai corsi di acquagym e dalla pallanuoto. Nel 2000 nasce il Nuoto per Atleti Portatori di Handicap fisico e/o mentale che, grazie alla preparazione eccellente dei tecnici e all’incoraggiamento dei dirigenti, conquistano già nel 2001 il 1°posto nel campionato regionale. Ultimo arrivato, ma non per importanza, è il settore Master che nel giro di pochi anni ha raccolto un parco atleti degno di nota. Per il futuro l’obiettivo della Marche Nuoto sarà quello di sviluppare maggiormente l’interesse per questa disciplina, sia come attività di base che come agonismo sano ed educativo e di conservare lo spirito di una società sportiva. Spirito che è rappresentato dal Dare ai ragazzi un “qualcosa” di umanamente e tecnicamente significativo. Intanto, presso la sede di Via del Molino, sono iniziate le iscrizioni per la prossima stagione natatoria: un’occasione… da non perdere!






 
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